Descrizione
Le acquasantiere hanno avuto origine dalla necessità di tenere l’ acqua benedetta in casa da usare durante le preghiere mattutine e serali da parte di tutti i componenti della famiglia, i bambini avevano le proprie acquasantiere nel capezzale con l’immagine dell’angelo custode. Nei luoghi dove prosperò la ceramica si ebbero acquasantiere in maiolica, ma altrove se ne produssero anche d’avorio, di vetro e di metallo
A Caltagirone, le più antiche acquasantiere maiolicate di cui si ha conoscenza sono del tardo Cinquecento . Erano molto semplici, con bacinella emisferica decorata in blu cinereo su fondo bianco . Nella parte frontale dell’edicola si era soliti dipingere teste di cherubini o la croce, o qualche simbolo mariano.
Nelle acquasantiere secentesche vi figurano i santi protettori dei luoghi ove esse si producevano o si commercializzavano . Le immagini entro l’edicola, spesso formata da colonnine, archi, e timpano, sono a rilievo e quasi sempre in unica tinta, in scuro manganese. La forma è abbastanza vistosa. La bacinella, nella parte inferiore, si presenta come una coppa tornita e sagomata assai sporgente.
Nel Settecento l’acquasantiera raggiunse il suo massimo sviluppo artistico, attraverso elementi modellati e dipinti in monocromia o in brillante policromia. I santi devozionali che più vi si riscontrano sono la Vergine, Sant’Antonio di Padova, San Giacomo Maggiore, il Bambino Gesù, San Giovanni di Dio, il volto di Cristo, San Francesco di Paola, l’Angelo custode; non mancano simboli mariani e francescani.
Nelle campagne le acquasantiere venivano applicate all’entrata delle abitazioni per benedirsi all’uscita, per allontanare col segno della croce i malefici , e al rientro in casa per ringraziare di essere ritornati, inoltre proteggeva la casa dai ladri.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.